Tokyo Magnitude 8.0 (東京マグニチュード8.0 Tōkyō Magunichūdo 8.0) è una serie anime giapponese trasmessa su Fuji TV dal 9 luglio al 17 settembre 2009 nel contenitore noitaminA. Diretta da Masaki Tachibana e di Natsuko Takahashi, la serie è prodotta dagli studi Bones e Kinema Citrus. Nel 2009 ha vinto l'Excellence Prize nella categoria Animation al Japan's Media Art Festival. La serie è stata annunciata per la prima volta al Tokyo Anime Fair del 2009, dove è stato spiegato che avrebbe sostituito Higashi no Eden nel contenitore noitaminA. L'edizione italiana è a cura della Yamato Video ed è stata trasmessa da agosto a settembre 2011 su Rai 4. Dal 17 settembre al 26 novembre 2013 è stata pubblicata per lo streaming su internet sul canale di YouTube Yamato Animation.
A Tokyo, un terremoto di magnitudo 8.0 sulla scala Richter distrugge molti degli edifici simbolo della città. Yūki e Mirai, fratello e sorella entrambi bambini, all'inizio delle vacanze estive si recano ad una mostra di robot ad Odaiba, un'isola artificiale nella Baia di Tokyo. I due andranno da soli, con grande disappunto di Mirai, perché i genitori sono impegnati a causa dei rispettivi lavori. Proprio alla fine della visita, mentre Yūki va alla toilette e Mirai lo sta aspettando fuori dall'edificio, si verifica un terremoto devastante che causa la distruzione di centinaia di edifici e ponti, compreso il Rainbow Bridge. Mirai, scioccata da quanto appena successo, entra comunque nell'edificio pericolante per cercare il fratellino e, grazie all'aiuto di Mari, una fattorina motociclista, i due si ricongiungeranno. A questo punto inizierà il viaggio dei tre: Mirai e Yūki devono tornare a casa dai genitori a Setagaya e Mari deve raggiungere la madre e la figlia di quattro anni a Sangenjaya.
Durante il viaggio, a causa di una forte scossa di assestamento la Tokyo Tower, già gravemente danneggiata, crolla; alcune macerie colpiscono Yūki alla testa che però si rialza e assicura di essere in grado di continuare. Dopo un giorno però, Yūki perde i sensi e viene portato all'ospedale. Mirai lo vede su di una barella con un lenzuolo bianco sul viso, ma si sveglia più tardi e lo trova nuovamente in piedi mentre gioca con altri bambini fuori dall'ospedale. Lasciato l'ospedale, i tre si dirigono verso l'abitazione di Mari, che però è stata distrutta dagli incendi causati dal terremoto. Dopo una ricerca frenetica incoraggiata da Yūki, finalmente Mari troverà la figlia rimasta illesa e la madre con ferite lievi.
Mentre Mari aiuta le infermiere ad accudire la madre, Mirai decide di proseguire da sola col fratello e, grazie ad un militare che le offre un passaggio su di un camion adibito al trasporto di feriti, riesce a raggiungere il suo quartiere. Qui incontra un'amica che la mette al corrente del luogo in cui si trovano i genitori. La prospettiva di rivedere finalmente i genitori non mitiga la strana tristezza che colpisce Mirai, soprattutto quando entra con Yūki nella scuola del fratello e vede i suoi disegni e ritrova il suo quaderno dei compiti per le vacanze. Lentamente nella sua mente si fa strada un'idea terribile, che viene successivamente confermata dal fratello stesso.
L'anime mi ha fortemente colpito per via del modo molto realistico di rappresentare le possibili conseguenze di un terremoto sulle persone, soprattutto su dei bambini. Le animazioni sono molto curate, trattandosi comunque di un anime del 2009. Ho trovato inoltre una cura particolare nell'aspetto psicologico dei personaggi, i due fratelli ad esempio hanno un modo diverso di reagire rispetto a Mari che è adulta. Inoltre nell'anime si vede come la comunità in occasioni tragiche come queste si unisca per cercare di aiutare il prossimo anche se magari ad alcune persone non rimane, oramai, più nulla. La colonna sonora è molto ben pensata e inserita durante tutta la serie riuscendo a commuovere durante le scene più forti dell'opera. Tokyo magintude 8.0 è basato sul fatto che, secondo molte statistiche, ci sono almeno il 70% di possibilità che nei prossimi trent'anni il Giappone venga colpito da un terremoto di almeno 7.0 sulla scala Richter. I Bones hanno affermato che hanno cercato di mostrare gli effetti del terremoto il più realisticamente possibile, facendo ricerche su precedenti terremoti e ponendo domande a chi ha assistito ad uno di esse e secondo me ci sono riusciti in pieno.
Voto: 8
A Tokyo, un terremoto di magnitudo 8.0 sulla scala Richter distrugge molti degli edifici simbolo della città. Yūki e Mirai, fratello e sorella entrambi bambini, all'inizio delle vacanze estive si recano ad una mostra di robot ad Odaiba, un'isola artificiale nella Baia di Tokyo. I due andranno da soli, con grande disappunto di Mirai, perché i genitori sono impegnati a causa dei rispettivi lavori. Proprio alla fine della visita, mentre Yūki va alla toilette e Mirai lo sta aspettando fuori dall'edificio, si verifica un terremoto devastante che causa la distruzione di centinaia di edifici e ponti, compreso il Rainbow Bridge. Mirai, scioccata da quanto appena successo, entra comunque nell'edificio pericolante per cercare il fratellino e, grazie all'aiuto di Mari, una fattorina motociclista, i due si ricongiungeranno. A questo punto inizierà il viaggio dei tre: Mirai e Yūki devono tornare a casa dai genitori a Setagaya e Mari deve raggiungere la madre e la figlia di quattro anni a Sangenjaya.
Durante il viaggio, a causa di una forte scossa di assestamento la Tokyo Tower, già gravemente danneggiata, crolla; alcune macerie colpiscono Yūki alla testa che però si rialza e assicura di essere in grado di continuare. Dopo un giorno però, Yūki perde i sensi e viene portato all'ospedale. Mirai lo vede su di una barella con un lenzuolo bianco sul viso, ma si sveglia più tardi e lo trova nuovamente in piedi mentre gioca con altri bambini fuori dall'ospedale. Lasciato l'ospedale, i tre si dirigono verso l'abitazione di Mari, che però è stata distrutta dagli incendi causati dal terremoto. Dopo una ricerca frenetica incoraggiata da Yūki, finalmente Mari troverà la figlia rimasta illesa e la madre con ferite lievi.
Mentre Mari aiuta le infermiere ad accudire la madre, Mirai decide di proseguire da sola col fratello e, grazie ad un militare che le offre un passaggio su di un camion adibito al trasporto di feriti, riesce a raggiungere il suo quartiere. Qui incontra un'amica che la mette al corrente del luogo in cui si trovano i genitori. La prospettiva di rivedere finalmente i genitori non mitiga la strana tristezza che colpisce Mirai, soprattutto quando entra con Yūki nella scuola del fratello e vede i suoi disegni e ritrova il suo quaderno dei compiti per le vacanze. Lentamente nella sua mente si fa strada un'idea terribile, che viene successivamente confermata dal fratello stesso.
L'anime mi ha fortemente colpito per via del modo molto realistico di rappresentare le possibili conseguenze di un terremoto sulle persone, soprattutto su dei bambini. Le animazioni sono molto curate, trattandosi comunque di un anime del 2009. Ho trovato inoltre una cura particolare nell'aspetto psicologico dei personaggi, i due fratelli ad esempio hanno un modo diverso di reagire rispetto a Mari che è adulta. Inoltre nell'anime si vede come la comunità in occasioni tragiche come queste si unisca per cercare di aiutare il prossimo anche se magari ad alcune persone non rimane, oramai, più nulla. La colonna sonora è molto ben pensata e inserita durante tutta la serie riuscendo a commuovere durante le scene più forti dell'opera. Tokyo magintude 8.0 è basato sul fatto che, secondo molte statistiche, ci sono almeno il 70% di possibilità che nei prossimi trent'anni il Giappone venga colpito da un terremoto di almeno 7.0 sulla scala Richter. I Bones hanno affermato che hanno cercato di mostrare gli effetti del terremoto il più realisticamente possibile, facendo ricerche su precedenti terremoti e ponendo domande a chi ha assistito ad uno di esse e secondo me ci sono riusciti in pieno.
Voto: 8
Recensione a cura di Maru