Togainu no Chi (咎狗の血 lett. Il sangue del cane rimproverato) è una visual novel yaoi prodotta dalla Nitro+CHiRAL, un ramo della più nota Nitroplus dedicata alla produzione di visual novel di genere Boy's Love con scene abbastanza esplicite. Il gioco è stato rilasciato nel 2005 per PC mentre una versione per PlayStation 2, censurata rispetto all'originale, è stata rilasciata nel 2008 col titolo di Togainu no Chi TRUE BLOOD. La visual novel ha 12 diverse ending: alcune route possono finire solamente con una “good ending” (ossia un “finale positivo”), altre solamente con una “bad ending” (cioè un “finale negativo”) e altre ancora hanno la possibilità di finire sia con una bad ending che con una good ending in base alle scelte fatte dal giocatore. Ne è stata tratto tratto anche un anime prodotto da A-1 Pictures Inc. di 12 episodi nel 2010, per il quinto anniversario della Nitro+CHiRAL, da cui sono stati eliminati tutte le scene e la sottotrama yaoi.
La storia è ambientata in un ipotetico Giappone post apocalittico reduce dalla Terza Guerra Mondiale che è stato diviso in due parti: il CFC e il Nikkouren, lasciando Toshima (la vecchia capitale Tokyo) come “terra di nessuno” fin quando non ne assume il controllo la società Vischio, dando vita ad un gioco chiamato Igura. Le regole sono semplici: chiunque partecipi deve portare al collo delle piastrine con incisi i simboli delle carte da gioco, chi riesca a formare una scala reale prendendo le piastrine agli altri concorrenti guadagna il diritto di sfidare “Il Re”, l'uomo più forte del gioco, e sostituirlo. Il concorrente si considera sconfitto quando la schiena tocca terra, il vincitore ha quindi il diritto di prendere le piastrine del perdente e fare ciò che vuole con lui, il che finisce spesso con la sua morte. Akira, il protagonista, proviene dal CFC ed è il campione di una serie di tornei di combattimenti chiamato Bl@ster, con lo pseudonimo di Lost. Un giorno viene falsamente accusato di omicidio e imprigionato. Poco tempo dopo una donna misteriosa di nome Emma si presenta in prigione, proponendo ad Akira di partecipare all'Igura e di sconfiggere “Il Re” per poter riguadagnare la sua libertà. Akira accetta, non avendo nulla da perdere, e parte per Toshima venendo però segretamente seguito dall'amico di infanzia Keisuke, che deciderà successivamente di partecipare lui stesso all'Igura. A Toshima incontreranno altri concorrenti che li aiuteranno a sopravvivere in quella terra di nessuno, dove gli omicidi e gli spargimenti di sangue sono all'ordine del giorno.
La trama è davvero buona, ricca di colpi di scena ed interessante. L'adattamento è stato reso abbastanza bene nonostante alcuni particolari sui personaggi, che nel gioco sono approfonditi nelle singole route, vengano tralasciati lasciando la loro caratterizzazione più superficiale rispetto alla visual novel. Ciò non toglie che i personaggi risultino comunque interessanti e suscitino la curiosità dello spettatore spingendolo, come è accaduto nel mio caso, a giocare anche alla visual novel. L'unica grande pecca dell'anime è lo stile grafico, veramente poco curato e per nulla fedele all'opera originale. Nelle scene gore il sangue viene reso malissimo e di un rosso troppo acceso mentre i disegni sono spesso poco curati facendo risultare i personaggi sproporzionati. L'openig si armonizza benissimo con la tipologia di anime risultando perfettamente azzeccata. Consiglio la visione dell'anime a chi cerchi un anime con una buona trama e sia però in grado di soprassedere sulla scarsa qualità grafica.
VOTO: 7
La storia è ambientata in un ipotetico Giappone post apocalittico reduce dalla Terza Guerra Mondiale che è stato diviso in due parti: il CFC e il Nikkouren, lasciando Toshima (la vecchia capitale Tokyo) come “terra di nessuno” fin quando non ne assume il controllo la società Vischio, dando vita ad un gioco chiamato Igura. Le regole sono semplici: chiunque partecipi deve portare al collo delle piastrine con incisi i simboli delle carte da gioco, chi riesca a formare una scala reale prendendo le piastrine agli altri concorrenti guadagna il diritto di sfidare “Il Re”, l'uomo più forte del gioco, e sostituirlo. Il concorrente si considera sconfitto quando la schiena tocca terra, il vincitore ha quindi il diritto di prendere le piastrine del perdente e fare ciò che vuole con lui, il che finisce spesso con la sua morte. Akira, il protagonista, proviene dal CFC ed è il campione di una serie di tornei di combattimenti chiamato Bl@ster, con lo pseudonimo di Lost. Un giorno viene falsamente accusato di omicidio e imprigionato. Poco tempo dopo una donna misteriosa di nome Emma si presenta in prigione, proponendo ad Akira di partecipare all'Igura e di sconfiggere “Il Re” per poter riguadagnare la sua libertà. Akira accetta, non avendo nulla da perdere, e parte per Toshima venendo però segretamente seguito dall'amico di infanzia Keisuke, che deciderà successivamente di partecipare lui stesso all'Igura. A Toshima incontreranno altri concorrenti che li aiuteranno a sopravvivere in quella terra di nessuno, dove gli omicidi e gli spargimenti di sangue sono all'ordine del giorno.
La trama è davvero buona, ricca di colpi di scena ed interessante. L'adattamento è stato reso abbastanza bene nonostante alcuni particolari sui personaggi, che nel gioco sono approfonditi nelle singole route, vengano tralasciati lasciando la loro caratterizzazione più superficiale rispetto alla visual novel. Ciò non toglie che i personaggi risultino comunque interessanti e suscitino la curiosità dello spettatore spingendolo, come è accaduto nel mio caso, a giocare anche alla visual novel. L'unica grande pecca dell'anime è lo stile grafico, veramente poco curato e per nulla fedele all'opera originale. Nelle scene gore il sangue viene reso malissimo e di un rosso troppo acceso mentre i disegni sono spesso poco curati facendo risultare i personaggi sproporzionati. L'openig si armonizza benissimo con la tipologia di anime risultando perfettamente azzeccata. Consiglio la visione dell'anime a chi cerchi un anime con una buona trama e sia però in grado di soprassedere sulla scarsa qualità grafica.
VOTO: 7
Recensione a cura di Blue Light