
Puella Magi Madoka Magica (魔法少女まどか☆マギカ Mahō shōjo Madoka Magika) è un anime di genere majokko del 2011 prodotto da Studio Shaft e Aniplex. L'anime si compone di 12 episodi e tre film d'animazione, oltre che da un adattamento manga e altri tre manga spin-off. In Italia i diritti dell'anime e dei tre film sono stati acquistati dalla Dynit, che li ha trasmessi inizialmente in lingua originale su popcorn TV e successivamente trasmessi su Rai 4 doppiati in Italiano. I diritti del manga tratto dalla serie e di due dei manga spin-off sono stati acquistati per l'Italia da Planet Manga. Il franchise di Madoka Magica è molto ampio, tanto che la casa editrice Hōbunsha ha creato una rivista a tema della serie.
Kaname Madoka e Miki Sayaka sono due ragazze normali che conducono una vita da classiche studentesse, questo cambierà quando incontreranno Tomoe Mami e Kyubei: una creatura proveniente da un altro pianeta in grado di esaudire un desiderio qualsiasi proveniente da un'adolescente prescelta. La realizzazione di tale desiderio, però, non avviene senza dover pagare un prezzo. La ragazza il cui desiderio verrà esaudito dovrà diventare una maga (Mahō shōjo) e combattere contro le streghe, entità maligne che causano morte e disperazione. Mami stessa è una maga e mostra alle due ragazze cosa significhi combattere le streghe, offrendo loro la possibilità di vedere un loro desiderio realizzato. Madoka e Sayaka sono molto titubanti, la seconda sembra però intenzionata ad utilizzare l'opportunità per guarire il ragazzo di cui è innamorata, Kamiju Kyosuke, un violinista che non può più suonare a causa di alcuni problemi che lo hanno colpito ad una mano. Nella storia è presente un'altra maga, Akemi Homura, che sembra inizialmente un'antagonista: infatti spesso cerca di uccidere Kyubei e fa di tutto per scoraggiare Madoka dal diventare lei stessa una maga. Nel corso dell'anime verranno svelati alcuni segreti sconcertanti legati alla trasformazione delle ragazze in maghe e ai motivi che si celano dietro i comportamenti di Kyubei, via via sempre più sospettosi.
Ho apprezzato moltissimo l'anime dall'inizio alla fine, trovandolo molto coinvolgente ed in alcuni punti straziante. I primi episodi partono in modo quasi tranquillo, dai primi episodi infatti l'anime sembra totalmente diverso da quello che poi si rivelerà proseguendo. E' dal quarto episodio in poi che l'opera si mostra per ciò che davvero è: non un semplice anime majokko dalla prosecuzione prevedibile, bensì un'opera cupa ed imprevedibile. Anche i personaggi, nel loro sviluppo, risultano personaggi dalle mille sfaccettature, che nascondono disperazione dietro una facciata di felicità. Se non seguito con attenzione l'anime può sembrare confuso e caotico, anche a causa dello stile delle animazioni di Studio Shaft, che anche in Madoka Magica non si smentisce e dà un calcio allo stile grafico convenzionale. Anche il character design è molto particolare e si allontana da quello classico: i personaggi infatti a primo impatto risultano strani, con visi molto larghi e occhi che sembrano colorati a pastello. Trovo l'unione di una trama particolare e sempre più struggente alle animazioni sperimentali di Studio Shaft un'accoppiata vincente, che però rende l'anime abbastanza di nicchia e non apprezzato a livello generale. Consiglio però la visione di quest'opera, invitando a non fermarsi alle apparenze per poter apprezzare l'opera pienamente.
VOTO: 8½
Kaname Madoka e Miki Sayaka sono due ragazze normali che conducono una vita da classiche studentesse, questo cambierà quando incontreranno Tomoe Mami e Kyubei: una creatura proveniente da un altro pianeta in grado di esaudire un desiderio qualsiasi proveniente da un'adolescente prescelta. La realizzazione di tale desiderio, però, non avviene senza dover pagare un prezzo. La ragazza il cui desiderio verrà esaudito dovrà diventare una maga (Mahō shōjo) e combattere contro le streghe, entità maligne che causano morte e disperazione. Mami stessa è una maga e mostra alle due ragazze cosa significhi combattere le streghe, offrendo loro la possibilità di vedere un loro desiderio realizzato. Madoka e Sayaka sono molto titubanti, la seconda sembra però intenzionata ad utilizzare l'opportunità per guarire il ragazzo di cui è innamorata, Kamiju Kyosuke, un violinista che non può più suonare a causa di alcuni problemi che lo hanno colpito ad una mano. Nella storia è presente un'altra maga, Akemi Homura, che sembra inizialmente un'antagonista: infatti spesso cerca di uccidere Kyubei e fa di tutto per scoraggiare Madoka dal diventare lei stessa una maga. Nel corso dell'anime verranno svelati alcuni segreti sconcertanti legati alla trasformazione delle ragazze in maghe e ai motivi che si celano dietro i comportamenti di Kyubei, via via sempre più sospettosi.
Ho apprezzato moltissimo l'anime dall'inizio alla fine, trovandolo molto coinvolgente ed in alcuni punti straziante. I primi episodi partono in modo quasi tranquillo, dai primi episodi infatti l'anime sembra totalmente diverso da quello che poi si rivelerà proseguendo. E' dal quarto episodio in poi che l'opera si mostra per ciò che davvero è: non un semplice anime majokko dalla prosecuzione prevedibile, bensì un'opera cupa ed imprevedibile. Anche i personaggi, nel loro sviluppo, risultano personaggi dalle mille sfaccettature, che nascondono disperazione dietro una facciata di felicità. Se non seguito con attenzione l'anime può sembrare confuso e caotico, anche a causa dello stile delle animazioni di Studio Shaft, che anche in Madoka Magica non si smentisce e dà un calcio allo stile grafico convenzionale. Anche il character design è molto particolare e si allontana da quello classico: i personaggi infatti a primo impatto risultano strani, con visi molto larghi e occhi che sembrano colorati a pastello. Trovo l'unione di una trama particolare e sempre più struggente alle animazioni sperimentali di Studio Shaft un'accoppiata vincente, che però rende l'anime abbastanza di nicchia e non apprezzato a livello generale. Consiglio però la visione di quest'opera, invitando a non fermarsi alle apparenze per poter apprezzare l'opera pienamente.
VOTO: 8½
Recensione a cura di Blue Light