Kowabon è un anime formato da una serie di corti horror creati grazie all’utilizzo della tecnica del rotoscopio, cioè ogni episodio è stato concepito partendo da una pellicola girata con attori veri, poi successivamente ricalcata dal disegnatore per ottenere un effetto realistico.
I corti sono stati diretti da Kazuma Taketani e supervisionati da Hiromu Kumamoto per ILCA.
Trasmesso nel 2015 In contemporanea con l’Italia dove è pubblicato dalla Dynit su VVVVID.
L’anime parla di tecnologia e della dipendenza da essa, infatti ogni giorno ci affidiamo sempre di più ai mezzi tecnologici, come gli Smartphone, tablet e social che sono in grado di collegare le persone, diventando sempre più indispensabili per tutti.
Il mondo è pieno di telecamere e grazie ai loro “occhi” si possono vedere anche mondi sconosciuti ed invisibili all’uomo...
In tutto sono stati pubblicati 13 episodi, di circa 3 minuti l’uno.
Ogni episodio parla di un oggetto o social differente, passando da videochiamate dal pc ad una cinepresa comune.
La trama è buona e ben congegnata anche se non originalissima.
Grazie al rotoscopio, la grafica è la parte dell'anime curata meglio, con visi molto simili a quelli reali, aiutata da colori che passano da accesi e vivaci ad inizio puntata, a scuri e tetri verso la fine.
La opening è solo il logo con il numero della puntata, invece la ending è molto allegra, in contrasto con il genere e hanno messo come video i veri attori durante le registrazioni, dando quel tocco in più di realismo.
Consiglio la visione a tutti tranne alle persone facilmente impressionabili.
Voto:6
I corti sono stati diretti da Kazuma Taketani e supervisionati da Hiromu Kumamoto per ILCA.
Trasmesso nel 2015 In contemporanea con l’Italia dove è pubblicato dalla Dynit su VVVVID.
L’anime parla di tecnologia e della dipendenza da essa, infatti ogni giorno ci affidiamo sempre di più ai mezzi tecnologici, come gli Smartphone, tablet e social che sono in grado di collegare le persone, diventando sempre più indispensabili per tutti.
Il mondo è pieno di telecamere e grazie ai loro “occhi” si possono vedere anche mondi sconosciuti ed invisibili all’uomo...
In tutto sono stati pubblicati 13 episodi, di circa 3 minuti l’uno.
Ogni episodio parla di un oggetto o social differente, passando da videochiamate dal pc ad una cinepresa comune.
La trama è buona e ben congegnata anche se non originalissima.
Grazie al rotoscopio, la grafica è la parte dell'anime curata meglio, con visi molto simili a quelli reali, aiutata da colori che passano da accesi e vivaci ad inizio puntata, a scuri e tetri verso la fine.
La opening è solo il logo con il numero della puntata, invece la ending è molto allegra, in contrasto con il genere e hanno messo come video i veri attori durante le registrazioni, dando quel tocco in più di realismo.
Consiglio la visione a tutti tranne alle persone facilmente impressionabili.
Voto:6
Recensione a cura di JXC592