Shinsekai yori (新世界より lett. "Dal nuovo mondo"), noto anche come “From the New World”, è un romanzo giapponese fantascientifico di Yusuke Kishi che è stato pubblicato il 23 gennaio 2008. Ne sono stati tratti un manga composto da sette volumi e un anime, composto da 25 episodi, prodotto dalla A1-Pictures e trasmesso dal 29 settembre 2012 al 23 marzo 2013.
L’anime si svolge mille anni nel futuro dove tutti possiedono poteri di telecinesi e vivono in villaggi isolati dall’apparenza idilliaca. Anche la protagonista, Watanabe Saki, ottiene i suoi poteri all’età di 12 anni ed insieme al suo gruppo di amici si iscrive all’accademia per imparare ad utilizzarli al meglio. Quello che i ragazzi non sanno è che l’accademia non è altro che un modo per monitorare e influenzare i ragazzi fin da giovani, questo per evitare che la telecinesi venga nuovamente usata per la distruzione dell’umanità come accaduto in passato. L’anime si divide sostanzialmente in tre parti, ed ognuna segue una parte diversa della vita dei protagonisti. Durante l’anime si incontrano alcune specie animali geneticamente modificate di cui si servono gli umani, come ad esempio i Mostro Ratti. Questi animali sono talpe molto somiglianti agli umani, di cui riescono anche a parlare la lingua, che vivono in colonie sotto il comando di una regina. I Mostro Ratti finiranno per giocare un ruolo cruciale nelle vicende dei nostri protagonisti.
L’anime mi ha lasciata molto perplessa: in alcuni tratti è molto noioso e scorre lentamente mentre in altre la storia si fa decisamente interessante. Tutta la prima parte è molto noiosa e fa perdere la voglia di continuare l’anime, mentre verso l’ultima parte in cui sono adulti tutto si fa più interessante e si capisce il significato di alcune cose successe negli episodi precedenti, che sembravano casuali e senza significato. Lo stile grafico è anch’esso abbastanza particolare ma dopo qualche episodio ci si fa l’abitudine. Nel complesso l’anime mi ha lasciata abbastanza indifferente, le parti noiose sono molte di più di quelle veramente interessanti ed ero partita con aspettative abbastanza alte, probabilmente condizionate dall’atmosfera in cui è ambientato l’anime, che sono state poi deluse.
VOTO: 5.5
L’anime si svolge mille anni nel futuro dove tutti possiedono poteri di telecinesi e vivono in villaggi isolati dall’apparenza idilliaca. Anche la protagonista, Watanabe Saki, ottiene i suoi poteri all’età di 12 anni ed insieme al suo gruppo di amici si iscrive all’accademia per imparare ad utilizzarli al meglio. Quello che i ragazzi non sanno è che l’accademia non è altro che un modo per monitorare e influenzare i ragazzi fin da giovani, questo per evitare che la telecinesi venga nuovamente usata per la distruzione dell’umanità come accaduto in passato. L’anime si divide sostanzialmente in tre parti, ed ognuna segue una parte diversa della vita dei protagonisti. Durante l’anime si incontrano alcune specie animali geneticamente modificate di cui si servono gli umani, come ad esempio i Mostro Ratti. Questi animali sono talpe molto somiglianti agli umani, di cui riescono anche a parlare la lingua, che vivono in colonie sotto il comando di una regina. I Mostro Ratti finiranno per giocare un ruolo cruciale nelle vicende dei nostri protagonisti.
L’anime mi ha lasciata molto perplessa: in alcuni tratti è molto noioso e scorre lentamente mentre in altre la storia si fa decisamente interessante. Tutta la prima parte è molto noiosa e fa perdere la voglia di continuare l’anime, mentre verso l’ultima parte in cui sono adulti tutto si fa più interessante e si capisce il significato di alcune cose successe negli episodi precedenti, che sembravano casuali e senza significato. Lo stile grafico è anch’esso abbastanza particolare ma dopo qualche episodio ci si fa l’abitudine. Nel complesso l’anime mi ha lasciata abbastanza indifferente, le parti noiose sono molte di più di quelle veramente interessanti ed ero partita con aspettative abbastanza alte, probabilmente condizionate dall’atmosfera in cui è ambientato l’anime, che sono state poi deluse.
VOTO: 5.5
Recensione a cura di Blue Light