Prison School (監獄学園(プリズンスクール) Purizun Sukūru, lett. "Scuola carceraria") è un manga di Akira Hiramoto che ha iniziato la serializzazione il 7 febbraio 2011, i diritti in italia sono della Star Comics, che ha dato inizio alla pubblicazione dei volumi nell'aprile 2013; Un adattamento anime, prodotto dalla J.C.Staff ed acquistato in Italia dalla Dynit, è stato trasmesso in Giappone tra il 10 luglio e il 25 settembre 2015. Un dorama basato sulla serie, diretto da Noboru Iguchi presso lo studio Robot, ha iniziato la trasmissione televisiva su MBS e TBS nell'ottobre 2015.
L'accademia Hachimitsu è un liceo femminile d'élite di Tokyo caratterizzato da severe regole di comportamento, tra cui quella del divieto di frequentare maschi.
All'inizio della serie, la scuola decide però di aprire i cancelli anche ai ragazzi mantenendo lo stesso regolamento e con loro stupore, i nuovi studenti di sesso opposto si rivelano essere solo cinque.
I personaggi principali sono Kiyoshi Fujino, il più “normale” del gruppo, Takehito Morokuzu "Gakuto", un otaku con la passione per i “tre regni” e gran pensatore, Shingo Wakamoto, un teppistello pessimista, Jōji Nezu "Joe", caratterizzato da una salute cagionevole e dalla la passione per le formiche e infine Reiji Andō "André", un ragazzo in sovrappeso con la faccia piccolissima e masochista. Il gruppo tentando di spiare nei bagni femminili viene scoperto e costretto a scontare un mese di prigionia con lavori forzati indetta dalla associazione studentesca segreta della scuola, unica alternativa all’ espulsione.
Altri personaggi principali sono i membri della “sezione retta via” che sono Mari Kurihara, la presidente dal carattere serio, autoritario e amante dei corvi, Meiko Shiraki la vicepresidente, molto prosperosa e senza il senso del pudore, infine Hana Midorikawa la segretaria, dal carattere all' apparenza gentile ma aggressiva e esperta di arti marziali.
La storia di Prison School è decente, potrebbe essere sviluppata meglio ed allungata; il punto forte è la grafica, ha un disegno fluido con molte attenzioni ai dettagli (soprattutto nei corpi di alcune ragazze) come anche negli sfondi, il comparto audio non se la cava male e le opening/ending sono orecchiabili.
Altro punto a favore è come enfatizzano tutte le scene facendoti immedesimare nei personaggi, accompagnate da mimiche facciali esilaranti e la comicità dei personaggi che sono molto ben caratterizzati.
Per le scene ecchi e sadiche (anche se comiche) consiglio la visione ad un pubblico maturo.
Voto 7
L'accademia Hachimitsu è un liceo femminile d'élite di Tokyo caratterizzato da severe regole di comportamento, tra cui quella del divieto di frequentare maschi.
All'inizio della serie, la scuola decide però di aprire i cancelli anche ai ragazzi mantenendo lo stesso regolamento e con loro stupore, i nuovi studenti di sesso opposto si rivelano essere solo cinque.
I personaggi principali sono Kiyoshi Fujino, il più “normale” del gruppo, Takehito Morokuzu "Gakuto", un otaku con la passione per i “tre regni” e gran pensatore, Shingo Wakamoto, un teppistello pessimista, Jōji Nezu "Joe", caratterizzato da una salute cagionevole e dalla la passione per le formiche e infine Reiji Andō "André", un ragazzo in sovrappeso con la faccia piccolissima e masochista. Il gruppo tentando di spiare nei bagni femminili viene scoperto e costretto a scontare un mese di prigionia con lavori forzati indetta dalla associazione studentesca segreta della scuola, unica alternativa all’ espulsione.
Altri personaggi principali sono i membri della “sezione retta via” che sono Mari Kurihara, la presidente dal carattere serio, autoritario e amante dei corvi, Meiko Shiraki la vicepresidente, molto prosperosa e senza il senso del pudore, infine Hana Midorikawa la segretaria, dal carattere all' apparenza gentile ma aggressiva e esperta di arti marziali.
La storia di Prison School è decente, potrebbe essere sviluppata meglio ed allungata; il punto forte è la grafica, ha un disegno fluido con molte attenzioni ai dettagli (soprattutto nei corpi di alcune ragazze) come anche negli sfondi, il comparto audio non se la cava male e le opening/ending sono orecchiabili.
Altro punto a favore è come enfatizzano tutte le scene facendoti immedesimare nei personaggi, accompagnate da mimiche facciali esilaranti e la comicità dei personaggi che sono molto ben caratterizzati.
Per le scene ecchi e sadiche (anche se comiche) consiglio la visione ad un pubblico maturo.
Voto 7
Recensione a cura di JXC592