La città incantata (千と千尋の神隠し Sen to Chihiro no kamikakushi, lett. "La sparizione causata dai kami di Sen e Chihiro") è un film di animazione di genere fantastico del 2002 scritto e diretto dal regista Hayao Miyazaki e prodotto da studio Ghibli. Il film, campione di incassi, è considerato uno dei migliori film di animazione della storia ed è inoltre il film di più grande successo nella storia del Giappone.
La protagonista della storia è Chihiro, una bambina di 10 anni che si sta trasferendo coi genitori in un altra città. Durante il viaggio il padre della ragazza, convinto di aver trovato una scorciatoia, imbocca una strada che si addentra nella foresta, che conduce però ad un tunnel. I genitori decidono di scendere dall'auto ed esplorare il tunnel per vedere cosa vi fosse dall'altro lato e Chihiro, non molto d'accordo con la decisione, li segue. I genitori si trovano in un ampia radura, notando un gruppo di casupole in cui ci sono però solo ristoranti. Subito i due iniziano a mangiare voracemente, mentre la figlia esplora la zona, trovandosi su un ponte dove incontra un ragazzo, Haku, che le ordina di scappare. Chihiro inizia a correre non appena si accorge che strane ombre hanno iniziato a popolare le strade ma quando arriva dai genitori si trova di fronte a una sconvolgente visione: il padre e la madre si sono trasformati in maiali privi di senno che non riescono nemmeno a riconoscerla. Scappando in preda al panico la ragazza incontra nuovamente Haku, che la aiuta a nascondersi e le dà delle dritte su come funzionino le cose in quel mondo: si trova infatti nelle terme per gli spiriti gestite dalla maga Yubaba e per poter salvare i genitori deve introdursi nelle terme come lavoratrice. Da qui in poi la ragazza verrà aiutata in diversi modi e riuscirà a stringere amicizie con alcuni colleghi, guadagnandosi la simpatia di alcuni degli ospiti. Il percorso di Chihiro sarà complicato e pieno di difficoltà e si troverà di fronte ai misteri legati al passato di Haku, il misterioso ragazzo che l'ha aiutata senza un apparente motivo e a cui lei si sente inspiegabilmente legata.
Il film, come buona parte dei lavori dello studio Ghibli, è caratterizzato da una forte atmosfera che coinvolge lo spettatore grazie soprattutto alla ricercatezza dei paesaggi. Questo fattore, unito alla trama coinvolgente, rende indubbiamente il film un capolavoro del cinema di animazione. L'opera può essere destinata a un pubblico di ogni età: viene infatti apprezzata sia da un pubblico di bambini che, in modo approfondito, da un pubblico più maturo. Ho trovato il finale molto commovente, all'apparenza più sembrare un lieto fine ma presenta comunque delle note amare, che mi hanno lasciata indecisa su che sentimenti provare e quasi speranzosa di un seguito. Il film cela significati più profondi di quelli che appaiono a una prima visione, e a mio parere merita di essere visto più volte per poterli cogliere appieno. Il film presenta inoltre alcuni aspetti sentimentali, che però non stonano ma anzi, si armonizzano perfettamente.
VOTO: 9
La protagonista della storia è Chihiro, una bambina di 10 anni che si sta trasferendo coi genitori in un altra città. Durante il viaggio il padre della ragazza, convinto di aver trovato una scorciatoia, imbocca una strada che si addentra nella foresta, che conduce però ad un tunnel. I genitori decidono di scendere dall'auto ed esplorare il tunnel per vedere cosa vi fosse dall'altro lato e Chihiro, non molto d'accordo con la decisione, li segue. I genitori si trovano in un ampia radura, notando un gruppo di casupole in cui ci sono però solo ristoranti. Subito i due iniziano a mangiare voracemente, mentre la figlia esplora la zona, trovandosi su un ponte dove incontra un ragazzo, Haku, che le ordina di scappare. Chihiro inizia a correre non appena si accorge che strane ombre hanno iniziato a popolare le strade ma quando arriva dai genitori si trova di fronte a una sconvolgente visione: il padre e la madre si sono trasformati in maiali privi di senno che non riescono nemmeno a riconoscerla. Scappando in preda al panico la ragazza incontra nuovamente Haku, che la aiuta a nascondersi e le dà delle dritte su come funzionino le cose in quel mondo: si trova infatti nelle terme per gli spiriti gestite dalla maga Yubaba e per poter salvare i genitori deve introdursi nelle terme come lavoratrice. Da qui in poi la ragazza verrà aiutata in diversi modi e riuscirà a stringere amicizie con alcuni colleghi, guadagnandosi la simpatia di alcuni degli ospiti. Il percorso di Chihiro sarà complicato e pieno di difficoltà e si troverà di fronte ai misteri legati al passato di Haku, il misterioso ragazzo che l'ha aiutata senza un apparente motivo e a cui lei si sente inspiegabilmente legata.
Il film, come buona parte dei lavori dello studio Ghibli, è caratterizzato da una forte atmosfera che coinvolge lo spettatore grazie soprattutto alla ricercatezza dei paesaggi. Questo fattore, unito alla trama coinvolgente, rende indubbiamente il film un capolavoro del cinema di animazione. L'opera può essere destinata a un pubblico di ogni età: viene infatti apprezzata sia da un pubblico di bambini che, in modo approfondito, da un pubblico più maturo. Ho trovato il finale molto commovente, all'apparenza più sembrare un lieto fine ma presenta comunque delle note amare, che mi hanno lasciata indecisa su che sentimenti provare e quasi speranzosa di un seguito. Il film cela significati più profondi di quelli che appaiono a una prima visione, e a mio parere merita di essere visto più volte per poterli cogliere appieno. Il film presenta inoltre alcuni aspetti sentimentali, che però non stonano ma anzi, si armonizzano perfettamente.
VOTO: 9
Recensione a cura di Blue Light